Personal perspective
A scientifically sound “Open-Project” for a Retrospective Study with one of the most worldwide accessible medications: Aspirin.
Background
Covid-19: would aSPirin be of any help in the Early Stage for preventing major-fatal complications?
Dedicated Free Libre Office Database (see screenshots below)
To receive a free copy of my DB just e-mail me at ronzinantes@gmail.com (unfortunately uploading ODB files on WordPress is not allowed).








E qui, con mio grande rammarico, mi sono davvero dovuto fermare…
Short Rewinder
Formulata l’ipotesi (pubblicata su questo blog l’11 aprile scorso) credetti che valesse la pena confermarla o smentirla e che la via più semplice, per guadagnare tempo prezioso, sarebbe stata quella di divulgarla sul canale medico-scientifico attraverso una comunicazione scritta su una rivista a diffusione internazionale: altri medici avrebbero potuto raccogliere l’idea e sottoporla a verifica.
Pensavo: “se l’Aspirina dovesse funzionare per prevenire complicanze maggiori anche nei “TIA polmonari Covid” (si veda al riguardo l’articolo), come accade in circa il 25% degli stroke, fosse pure “solo” nel 10% dei casi, non sarebbe affatto male”.
Ma la bulimia scientifica si alimenta di dati: sono i numeri che contano non le teorie.
Così mi rimboccai le maniche riuscendo ad approntare gli strumenti per l’indispensabile verifica sul campo.
A oggi il numero totale di casi Covid dichiarati, nel mondo, è arrivato a oltre 7 milioni; e 400 mila sono le vittime.
“Eppure serve sempre una risposta: non fosse mai che l’ipotesi Aspirina avesse un fondamento reale…”
Duole considerare che in questo momento basterebbero solo un paio di giorni per portare a termine lo studio localmente, nel mio territorio, attraverso brevi telefonate ai circa 500 contagiati, paucisintomatici o asintomatici rimasti sempre a casa, e cui chiedere se al momento del contagio assumessero Aspirina o altra terapia analoga.
Lo scorso 21 maggio ho inoltrato richiesta di autorizzazione agli organismi preposti.
Attendo che mi venga quanto prima indicata la procedura necessaria per non contravvenire al dettato deontologico etico o incorrere in reati di violazione della privacy. Eppure, come è giusto che sia, Protezione Civile e ASL comunicano questi “numeri” quotidianamente da mesi. Gli stessi numeri per i quali si tratterebbe di precisare, sempre nell’assoluto anonimato, quanti fossero in terapia con Aspirina.
Ma, mi viene spiegato che
bisogna trovare il modo di informare e farsi autorizzare preventivamente dagli assistiti prima di chiamarli
E buonanotte!
Comunque, nella speranzosa attesa di un “via libera” ho inteso movimentare un po’ questo stallo kafkiano ricollocandolo nella sua reale dimensione etica: quella della libertà di pensiero per gli uomini liberi, possibilmente sani.
Il problema dei dati e della privacy, come sperimentiamo quotidianamente, molto è legato all’uso che se ne fa. Perché, non c’è dubbio, il “possesso” è divenuto un concetto quantomai “volatile”: tutti sanno tutto di tutti.
Giusto per fare un esempio tra tanti, basterebbe andarsi a vedere l’inquietantissimo Google Analytics…
Per questa ragione, unitamente allo scontato dettato etico professionale di voler assistere i malati, ho deciso di rendere disponibile quella che, sino a prova contraria, è mia e soltanto mia personale proprietà intellettuale, a quanti, tra ricercatori, studiosi, o medici come me, desiderassero condividerla, anche confutarla, avendo magari diversa fortuna di trovarsi ad operare in un contesto più favorevole e propositivo:
dove non sia indispensabile essere Don Chisciotte, ma possa bastare un qualsiasi Ronzinantes come me!

Anche la Speme,
“I Sepolcri”, Ugo Foscolo
Ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve
Tutte cose l’obblio nella sua notte;