Si inizia forse a “brindare” e ciò non manca di riflettersi sui numeri.
A seguire la mia modesta proposta di sobrietà.
Ripartiamo dal bollettino odierno della Protezione Civile

Anteprima(si apre in una nuova scheda)
Nel bollettino “rompicapo” , 26491 sono i guariti: 901 in meno rispetto a ieri.
Ma sarebbero anche 2099 in più, sempre rispetto a ieri, i guariti!
1527 in più i malati in isolamento.
233 in meno i ricoverati con sintomi.
99 in meno i ricoverati in terapia intensiva.
542 i deceduti.
Non torna

L’unica correzione ragionevole:
che il totale dei casi positivi sino a oggi sia di 142.422, ovvero 3.836 in più.

Con questa premessa indispensabile…
“L’inconfutabilità di una teoria non è un pregio, bensì un difetto”
(K. Popper)

1) Prosegue la riduzione del numero di ricoverati in terapia intensiva: 99 in meno.
2) Continua a confermarsi un effetto complessivo di contenimento pandemico sul numero dei nuovi contagiati (1195): ben al di sotto del 75% rispetto al picco del 21 marzo (4.821).
3) Anche Il numero assoluto dei decessi è stabilmente in discesa: 542 (604 ieri).
Lo sguardo alla situazione globale:
quasi 1 milione e 452 mila contagi la stima ufficiale (JH alle 17:50).
% Guarigioni-decessi a confronto

La spiegazione, come precedentemente osservato, potrebbe risiedere nella diagnostica precoce e nelle medicina nel territorio.
Si riduce progressivamente in Cina il numero di casi positivi ancora in fase di malattia: 1.905: lo 0,000136%.
Praticamente 1 malato ogni 735 mila abitanti.
In Italia la percentuale è del 0,156%:
1 malato ogni 640 abitanti.

19 marzo 8 aprile
19 marzo
19 marzo 8 aprile
19 marzo

“a cazza hapo ‘idu unu polcrabu subra una alvure… est cosa chi si fidi suicidende”
Don Giuseppino Dettori da Bosa-Padria (Sardegna)
(mentre ero a caccia vidi un cinghiale su un albero… scommetto che stava per suicidarsi)