Calo dei nuovi contagi in Italia a 3651 (ieri erano 4401): il 20% in meno rispetto a ieri. Con i limiti già specificati in precedenza relativamente all’accuratezza epidemiologica, il riscontro odierno concretizza la speranza di ognuno di noi che l’Italia sia giunta finalmente in prossimità dell’acme.
Lo sguardo alla situazione globale: 649.904 la stima ufficiale dei contagiati. 72 mila i casi in Spagna (circa 8 mila in più), 56 mila in Germania (circa 7 mila in più), 38 mila la Francia, 17 mila il Regno Unito e 115 mila negli USA.
Come osservato ieri, potrebbe riflettere l’effetto di una rinnovata attenzione globale alla necessità di effettuare lo screening diagnostico su una “coorte” la più estesa possibile. Ciò era auspicabile poiché, anche l’andamento nelle terapie intensive italiane sembra stia finalmente allentando la preoccupante e costante tendenza ad inasprirsi che avevamo con angoscia registrato nei giorni scorsi.
A significare che qualcosa finalmente si muove nella giusta direzione.
Questo a rafforzare il messaggio che bisognerà continuare a non abbassare la guardia insistendo su contatti, protezione, e gestione epidemiologica omogenea su tutto il territorio nazionale ove prevenire, mi pare sia ormai chiaro anche ai più scettici, è meglio che curare.
A oggi sarebbero necessari circa 21 giorni di tempo per saturare 8 mila posti letto in ITU. Anche questo dato è incoraggiante.







Come sempre dati precisi e di rilievo
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