Minimo calo dei nuovi contagi in Italia a 4401 (ieri erano 4482): il 2% in meno rispetto a ieri.
Lo sguardo alla situazione globale: 566.269 la stima ufficiale dei contagiati. 64 mila i casi in Spagna (circa 8 mila in più), 49 mila in Germania (circa 6 mila in più) e 94 mila negli USA (19 mila in più).
Meditiamo
L’unico commento che mi sentirei di fare è che: l’impennata potrebbe anche essere legata alla maggiore attenzione sugli screening diagnostici.
In questo caso i dati più affidabili sarebbero quelli sulla mortalità (oggi 969), magari valutando se sia il caso di includere nella stima anche i casi di decessi per “polmonite” dall’inizio dell’anno!
A maggior ragione allora, come più volte ribadito, sarebbe opportuna una revisione strategica epidemiologica mondiale con obbiettivo prioritario di rapportare i dati al numero reale di contagiati: perciò, accuratezza, uniformità e trasparenza (1, 2, 3, 4) sui tamponi somministrati e analoga politica di estendere il test su tutta la popolazione. Ciò in Italia sarebbe realizzabile con carico economico analogo a quello necessario per gestire 2000 postazioni intensive per 20 giorni. Manca adeguata visione e coordinazione dei 20 assessorati regionali in cui è stato ripartito (verrebbe da dire “distribuito”) il nostro SSN.
A oggi sarebbero necessari circa 17 giorni di tempo per saturare 8 mila posti letto in ITU.






